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lunedì 31 ottobre 2011

Sempre più miopi al mondo perché non guardiamo più lontano.

Un recente studio dell’università inglese di Cambridge ha portato alla luce che, nel mondo occidentale, si soffre sempre più di miopia.  La causa principale di questo fenomeno, non è perché passiamo tanto tempo di fronte alla TV o al computer ma bensì perché non passiamo più molto tempo all’aria aperta. Cioè, non guardiamo più lontano.

A forza di mettere a fuoco monitors o fogli scritti, gli occhi hanno perso l’abitudine di fissare l’orizzonte. E fra le conseguenze c’è l’aumento della miopia nei paesi più industrializzati.
Negli USA il disturbo della miopia, che è molto comune, è passato dal 25 per cento del 1972 al 42 del 2004.

Il Paese con l’incidenza maggiore di miopia è Singapore. I nativi di tale Paese arrivano infatti a toccare la punta dell’80 per cento, mentre solo un italiano su quattro è miope.

Lo si era iniziato a notare alcuni anni fa’, e oggi un recente studio conferma che per bambini e adolescenti ogni ora in più alla settimana trascorsa all’aria aperta fa diminuire le probabilità di diventare miopi del 2%. 

I giovani costretti a indossare occhiali pare abbiano l’abitudine di passare fuori casa 4 ore alla settimana in meno rispetto a quelli con dieci diottrie.

L’aria aperta quindi, non si limita a migliorare la linea e il metabolismo. 
Le probabili ragioni per cui uscire all’aperto protegge dalla miopia sono due.
Da un lato la luce naturale, molto più brillante di quella artificiale, protegge la forma del bulbo oculare stimolando  la produzione di dopamina, che è un neutrotrasmettitore che svolge anche la funzione di limitare la crescita del bulbo oculare.
Dall’altro, quando ci troviamo all’aperto il nostro occhio ha la tendenza a mettere a fuoco oggetti più lontani, o addirittura l’orizzonte se ci si trova in spazi fuori dai centri abitati. 

La ricerca dell’università di Cambridge raccoglie i risultati di vari studi condotti negli ultimi quattro anni, per un totale di alcune migliaia fra bambini e adolescenti sotto osservazione, in cui si misurava da un lato la qualità della vista e dall’altro lo stile di vita.
Mentre è apparso chiaro il legame fra la salute degli occhi e il tempo trascorso fuori casa, nessun dato ha dimostrato che la miopia sia causata direttamente delle ore passate sui libri, tv o, in ogni caso, mettendo a fuoco oggetti che si trovano a una distanza di circa 30cm.

Chi passa molto tempo davanti alla TV ma compensa con le ore passate all’aria aperta non è più soggetto a miopia di chi non siede davanti alla TV.
E pare anche errata l’idea secondo cui leggere e fissare schermi stanchino la vista causando deformazioni del bulbo oculare. Le deformazioni del bulbo oculare sono quasi sempre attribuibili a problemi di ordine genetico.

Non è un caso, che i bambini con vista acuta sono quelli osservati in Australia, un Paese con alta luminosità e con vasti orizzonti e dove le ore spese all’aria aperta sono quasi 5 volte di più di quelle che passano i bambini di Singapore che sono poi quelli più miopi.

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