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sabato 2 giugno 2012

Lenti in materiale plastico/organico o in vetro minerale?

Quale materiale è migliore per una lente e per quale portatore? 

Le lenti per occhiali in vetro minerale, in passato rappresentavano la normalità. Oggi vengono ancora utilizzate, anche se in percentuale decisamente inferiore, per via della loro eccezionale resistenza ai graffi e, soprattutto, per il loro utilizzo nei casi di grave miopia, essendo in grado di fornire la correzione necessaria con lenti relativamente sottili, aspetto estetico che non è da sottovalutare. Il fattore limitante delle stesse è rappresentato dalla loro estrema fragilità e dal peso della lente stessa paragonata ad una in materiale plastico/organico.

Sono molti i fattori che influenzano la scelta di utilizzare lenti in vetro oppure in materiale organico infrangibile, fermo restando che nella maggior parte dei casi vengono scelte lenti infrangibili per la loro leggerezza oltre che per un fattore di sicurezza in caso di urti.
In generale, la scelta tra il vetro e l’infrangibile tiene conto di alcuni fattori:

COSTO DELLE LENTI: Le lenti in plastica sono più costose a prodursi, perché per ottenere lenti in plastica ad alto indice di rifrazione i costi di produzione lievitano a causa dei trattamenti necessari all’indurimento della superficie. Trattamenti che non sono necessari sulle lenti in vetro. La Glance24, non applica alcun sovrapprezzo per le lenti in materiale plastico organico che vengono montate di serie sui nostri occhiali. Lenti in plastica o vetro, sono vendute ad esattamente lo stesso prezzo altamente competitivo.
MANUTENZIONE DELLE LENTI: il vetro non si graffia, a condizione che le lenti non entrino in contatto con superfici molto abrasive. Se cade però, può rompersi. Il materiale plastico è più “morbido” e può graffiarsi anche a contatto con superfici poco abrasive; il trattamento indurente, o TRATTAMENTO ANTIGRAFFIO (che su lenti ad alto indice la Glance24 fornisce di serie) rende le superfici delle lenti molto più resistenti ai graffi, ma non totalmente immuni, per cui, una certa cautela d’uso va in ogni caso osservata.
SPESSORE DELLE LENTI: non vi è grande differenza di spessore tra il vetro e il materiale plastico. A parità di indice di rifrazione (la capacità del materiale di deviare i raggi luminosi e determinare la correzione visiva) il vetro è un po’ più sottile (nell’ordine comunque di decimi di millimetro, a meno che non ci si trovi in presenza di miopie molto elevate).
PESO DELLE LENTI: il vetro è più pesante del materiale plastico, circa il doppio, nell’ordine comunque di grammi. Per alcuni portatori di occhiali anche pochi grammi in più possono però comportare fastidio.

Ulteriori fattori da prendere in considerazione; ad esempio su quale tipo di montatura verranno approntate le lenti: sulle montature “a giorno”, o “glasant”, quelle cioé senza cerchio esterno, in cui le lenti vengono forate e fissate alle aste ed al ponte, necessitano ovviamente di lenti infrangibili.

Per i bambini bisogna escludere lenti in vetro perché, pur essendo più resistenti all’abrasione, potrebbero rompersi durante i loro giochi e diventare pericolose.

In generale, sia le lenti in vetro che quelle in plasica infrangibili raggiungono le stesse diottrie, tuttavia nel caso di miopie molto elevate sono preferibili lenti in vetro (perché più sottili e meno soggette a graffi; oltre al fatto che il miope utilizza sempre i suoi occhiali e quindi ha meno possibilità di romperli nel metterli e toglierli), nel caso di ipermetropie o semplici presbiopie (lenti per la sola lettura) sono preferibili lenti infrangibili perché più leggere e meno soggette a rotture nel mettere e togliere gli occhiali.

LA POSIZIONE DELLA WWW.GLANCE24.COM SULL’ARGOMENTO .

Noi, montiamo di serie, su tutti i nostri occhiali, lenti in MATERIALE PLASTICO ORGANICO, perché esse hanno la caratteristica di essere molto leggere e anche comode da indossare. Inoltre, sono altamente resistenti agli urti, superando il vetro di 100 volte, in relazione al tipo di plastica usata, PER CUI LE RACCOMANDIAMO FORTEMENTE. 
Le lenti in materiale plastico organico, forniscono anche una migliore protezione contro eventuali scintille volanti (fuochi d’artificio, fuochi del camino, lavori di saldatura ) e non si scheggiano, il che rappresenta ovviamente un gran vantaggio di sicurezza. 
E’ opportuno ricordare qui che in alcuni Paesi, le lenti in vetro sono state bandite dal mercato a causa della loro potenziale pericolosità in caso di incidente.
Tutto ciò premesso, se un nostro cliente gradisse, per dei motivi particolari, avere delle lenti in vetro montate sulla montatura di sua scelta, non avrà che comunicarcelo e verrà soddisfatto. 
Come detto sopra, non vi è maggiorazione di prezzo per le lenti in vetro (....ma i nostri ottici ve le sconsigliano).

venerdì 18 novembre 2011

LENTI A CONTATTO DOTATE DI FILTRO DI PROTEZIONE DAI RAGGI UV

L’esposizione ai raggi ultravioletti è caratterizzata da numerosi  fattori tra i quali  condizioni ambientali (quota, posizione geografica, nuvolosità) e fattori personali ( attività svolte all’aperto, sport esterni etc).  Le lenti a contatto dotate di filtro UV aiutano a proteggere  alcune strutture oculari  contro  gli effetti  dannosi della radiazione ultravioletta. Recenti studi  confermano l’ipotesi che le LaC con filtro UV siano in grado di attenuare la quantità di luce UV focalizzata perifericamente, suggerendo così che il rischio di sviluppare patologie oculari come pterigio e cataratte corticali possa essere ridotto utilizzando lenti a contatto dotate di filtro UV.
Le lenti a contatto rigide gas permeabili, avendo un diametro ridotto proteggono dall’esposizione UV solamente la cornea centrale,  la cornea periferica rimane esposta .
 Le LaC morbide coprono interamente la cornea e il limbus, offrono quindi una maggiore protezione dall’esposizione ai raggi UV. Questo  è di notevole importanza  trattandosi dell’area in cui sono localizzate le cellule staminali epiteliali che ripopolano continuamente l’epitelio corneale.
Vari studi  supportano l’uso delle lenti a contatto dotate di filtro UV per proteggere la superficie oculare visto  che in seguito ad un’esposizione acuta alla radiazione ultravioletta, la cornea è particolarmente vulnerabile al danno UV.  Le cornee non protette da lenti a contatto con filtro UV presentano un pronunciato haze ed edema corneale all’interno dell’endotelio e dello stroma dovuti a modificazioni dell’idratazione corneale.
L’uso di LaC con filtro UV  non solo aiuta a prevenire  queste modificazioni ma aiuta a contrastare la degenerazione e la frammentazione delle cellule epiteliali corneali e dei cheratociti.
Morte cellulare programmata attraverso meccanismi apoptosici viene osservata frequentemente nelle cornee esposte alla radiazione UVB.  L’uso di LaC con filtro UV ha dimostrato di ridurre in misura significativa i livelli di morte cellulare indotta dalla radiazione UV nella cornea, probabilmente grazie alla prevenzione dell’attivazione dell’apoptosi, rispetto ad occhi che portavano LaC senza filtro UV.
Ulteriori studi ha trovato che un’esposizione a lungo termine alla radiazione solare ultravioletta potrebbe costituire uno dei principali fattori eziologici di alcune cheratopatie ed essere responsabile di premature modificazioni corneali legate all’età.
 Questo fornisce ulteriori giustificazioni per una protezione ottimale della cornea con LaC dotate di filtro UV. Oltre alle modificazioni della cornea, è stato notato un danno associato all’esposizione alla radiazione ultravioletta a livello dell’umore acqueo e del cristallino.
Mentre la formazione della cataratta associata ai raggi UV richiede un’esposizione cronica, un recente studio che utilizzava la radiazione UV acuta ha dimostrato che le LaC dotate di filtro UV consentivano di ridurre la morte delle cellule epiteliali del cristallino.
CONCLUSIONI
Un ampio numero di ricerche supporta il beneficio apportato dall’uso di LaC con filtro UV nella prevenzione del lesivo danno oculare associato ad esposizione acuta alla radiazione UV. Pur essendo molto probabile che le lenti a contatto con filtro UV possano mitigare gli effetti di una radiazione ultravioletta per periodi di tempo più lunghi, sono necessarie ulteriori ricerche per poter confermare questa ipotesi. Nonostante la mancanza di un’evidenza biologica o clinica conclusiva, l’uso di lenti a contatto in grado di proteggere dalle radiazioni UV dovrebbe essere preso in considerazione in un numero elevato di pazienti. Bambini miopi, ipermetropi e persino emmetropi, possono trarre beneficio dall’uso di LaC dotate di filtro UV riducendo l’esposizione oculare ai raggi ultravioletti di tutta una vita.  Altri casi in cui una LaC con filtro UV risulterebbe indicata includono afachia o pazienti sottoposti ad intervento chirurgico refrattivo, dato chela rimozione dello spessore stromale potrebbe alterare la capacità della cornea di filtrare naturalmente la luce ultravioletta.
È importante notare che le lenti a contatto dotate di filtro UV non dovrebbero essere considerate come una soluzione autonoma dato che non proteggono le palpebre, il viso o le zone oculari non coperte dalla lente. Pertanto la misura più completa di protezione dalla radiazione ultravioletta può essere data dall’uso combinato di occhiali da sole con protezione dai raggi ultravioletti, cappello a tesa larga e lenti a contatto con filtro UV. L’utilizzo di LaC con filtro UV consentirà come minimo di offrire a specialisti, pazienti e genitori la rassicurazione che, se non ricorrono alla protezione integrativa di cappelli ed occhiali da sole, i portatori almeno hanno comunque una protezione. Inoltre, la protezione offerta dalle LaC con filtro UV è sempre presente per tutto il giorno, il che assicura al portatore un alto livello di protezione dalla radiazione ultravioletta a fronte di uno sforzo e di un ostacolo alla vita di tutti i giorni di minima entità.

Vendita lenti a contatto con filtro UV visualizza il sito

lunedì 31 ottobre 2011

Sempre più miopi al mondo perché non guardiamo più lontano.

Un recente studio dell’università inglese di Cambridge ha portato alla luce che, nel mondo occidentale, si soffre sempre più di miopia.  La causa principale di questo fenomeno, non è perché passiamo tanto tempo di fronte alla TV o al computer ma bensì perché non passiamo più molto tempo all’aria aperta. Cioè, non guardiamo più lontano.

A forza di mettere a fuoco monitors o fogli scritti, gli occhi hanno perso l’abitudine di fissare l’orizzonte. E fra le conseguenze c’è l’aumento della miopia nei paesi più industrializzati.
Negli USA il disturbo della miopia, che è molto comune, è passato dal 25 per cento del 1972 al 42 del 2004.

Il Paese con l’incidenza maggiore di miopia è Singapore. I nativi di tale Paese arrivano infatti a toccare la punta dell’80 per cento, mentre solo un italiano su quattro è miope.

Lo si era iniziato a notare alcuni anni fa’, e oggi un recente studio conferma che per bambini e adolescenti ogni ora in più alla settimana trascorsa all’aria aperta fa diminuire le probabilità di diventare miopi del 2%. 

I giovani costretti a indossare occhiali pare abbiano l’abitudine di passare fuori casa 4 ore alla settimana in meno rispetto a quelli con dieci diottrie.

L’aria aperta quindi, non si limita a migliorare la linea e il metabolismo. 
Le probabili ragioni per cui uscire all’aperto protegge dalla miopia sono due.
Da un lato la luce naturale, molto più brillante di quella artificiale, protegge la forma del bulbo oculare stimolando  la produzione di dopamina, che è un neutrotrasmettitore che svolge anche la funzione di limitare la crescita del bulbo oculare.
Dall’altro, quando ci troviamo all’aperto il nostro occhio ha la tendenza a mettere a fuoco oggetti più lontani, o addirittura l’orizzonte se ci si trova in spazi fuori dai centri abitati. 

La ricerca dell’università di Cambridge raccoglie i risultati di vari studi condotti negli ultimi quattro anni, per un totale di alcune migliaia fra bambini e adolescenti sotto osservazione, in cui si misurava da un lato la qualità della vista e dall’altro lo stile di vita.
Mentre è apparso chiaro il legame fra la salute degli occhi e il tempo trascorso fuori casa, nessun dato ha dimostrato che la miopia sia causata direttamente delle ore passate sui libri, tv o, in ogni caso, mettendo a fuoco oggetti che si trovano a una distanza di circa 30cm.

Chi passa molto tempo davanti alla TV ma compensa con le ore passate all’aria aperta non è più soggetto a miopia di chi non siede davanti alla TV.
E pare anche errata l’idea secondo cui leggere e fissare schermi stanchino la vista causando deformazioni del bulbo oculare. Le deformazioni del bulbo oculare sono quasi sempre attribuibili a problemi di ordine genetico.

Non è un caso, che i bambini con vista acuta sono quelli osservati in Australia, un Paese con alta luminosità e con vasti orizzonti e dove le ore spese all’aria aperta sono quasi 5 volte di più di quelle che passano i bambini di Singapore che sono poi quelli più miopi.

mercoledì 5 ottobre 2011

L‘uomo moderno sta seduto davanti al computer sempre più a lungo, non importa che si tratti di lavorare o di navigare nel tempo libero. Fate parte di coloro che affrontano tali compiti con un paio di occhiali da lettura?
Glance24  offre  occhiali con lenti da vicino sviluppate appositamente per chi lavora davanti allo schermo e in ufficio. Siamo certi che vi aiuteranno a godervi le serate in modo ancora più disteso e riposato! Contattateci per ulteriori chiarimenti a info@glance24.com
1. Gli occhiali da lettura
Questi occhiali con lenti monofocali vengono concepiti per lo più per una distanza di lettura tra ca. 33 e 45 centimetri, ma possono essere realizzati per qualsiasi altra distanza costante. Il loro svantaggio è l‘area di nitidezza relativamente ristretta, che rende necessario l‘uso di più occhiali per coprire le varie zone (lettura, lavori manuali, lavori davanti allo schermo).
Blickfeld Lesebrille



2. Gli occhiali da computer
Questi occhiali da vicino con un ampio campo visivo da ca. 33 centimetri a 1,2 metri sono spesso detti occhiali office. Sono adatti sia alla zona di lettura, sia al campo visivo più ravvicinato. Per questo sono ideali anche per la postazione del computer.
Blickfeld Computer-Arbeitsplatzbrille


3. Gli occhiali con lenti progressive indoor
Questo tipo di occhiali è ottimizzato appositamente per distanze ridotte da ca. 33 centimetri ad una zona visiva intermedia più ampia che può raggiungere i 3 metri. Questi occhiali sono adatti soprattuto ad attività d‘ufficio, artigianali e mediche.
Blickfeld Raum-Gleitsichtbrille

OTTOBRE – MESE DELLA VISTA

Per tutto il mese di ottobre, su iniziativa dell’Albo degli Ottici Optometristi, migliaia di professionisti iscritti offrono gratuitamente controlli visivi gratuiti  per la prevenzione e la compensazione dei difetti visivi.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha redatto un rapporto riguardante l’incidenza dei difetti visivi, che spesso rappresentano una delle cause principali di “cecità funzionale”. Dal Rapporto emerge che il 42% dei deficit visivi è rimediabile attraverso l’uso di adeguati mezzi di compensazione visiva. 

Per migliorare la qualità della vista degli italiani, L’Albo degli Ottici Optometristi da anni promuove  una campagna professionale di servizio al pubblico, denominata Ottobre mese della vista. Dal primo al 31 ottobre, infatti, diverse migliaia di ottici optometristi offrono in tutt’Italia la possibilità di sottoporsi a un controllo gratuito della vista, mettendo la propria professionalità al servizio del pubblico.

Ottobre mese della vista è un’occasione di prevenzione assai utile.
Potrete farvi misurare la vista, ottenere la ricetta e poi acquistare i vostri nuovi occhiali, ad esempio, sul sito della www.glance24.com , dove gli occhiali costano mediamente il 70% in meno che nelle tradizionali ottiche.
Attendibili studi in campo optometrico  mostrano che un italiano su 5 non si è mai sottoposto ad un controllo specialistico della vista, che oltre il 60% non controlla lo stato di salute dei propri occhi da più di 3 anni e che un cittadino su 4 presenta un difetto visivo non corretto che può incidere negativamente sulla sua vita lavorativa e sul tempo libero.
Quest’anno la campagna Ottobre mese della vista è legata soprattutto ai disturbi visivi dell’età matura, come la presbiopia, che colpisce gli individui in media dal quarantesimo anno di età e che si manifesta con difficoltà di messa a fuoco da vicino. L’allungamento della vita media rende quindi particolarmente interessante la sfida per il miglioramento della vista in età matura.

Inoltre è importante ricordare a chi già utilizza mezzi di compensazione visiva, come occhiali e lenti a contatto, che la loro qualità è inscindibilmente legata all’ottenimento di una efficienza visiva ottimale.  E’ opportuno quindi effettuare anche delle periodiche verifiche sull’occhiale ed accertarsi che non abbia subito danneggiamenti o che sia ancora adatto alle proprie esigenze visive,  che mutano continuamente negli anni, mentre per quanto riguarda l’utilizzo di lenti a contatto sono necessari un uso corretto e una adeguata  manutenzione. In entrambi i casi le raccomandazioni e i consigli del proprio ottico optometrista sono molto importanti.

Ed è questo il messaggio che nel mese di ottobre gli ottici optometristi hanno il dovere di trasmettere, stimolando la consapevolezza nel pubblico dell’importanza di un controllo visivo annuale per una verifica dell’acuità visiva, dello stato refrattivo, di una sufficiente sensibilità al contrasto oltre che alla valutazione dell’interazione visione/equilibrio. 

E il tutto con una particolare attenzione a suggerire ulteriori approfondimenti presso lo specifico specialista  in  tutti quei casi non di propria competenza contribuendo così ad una importante funzione sociale e di sensibilizzazione nei riguardi del Pubblico circa la necessità di porre un’attenzione sempre maggiore alla propria salute.  

I cittadini che vorranno approfittare della campagna per controllare la propria vista potranno recarsi presso i centri ottici associati che espongono la locandina di Ottobre mese della vista o contattare l’associazione provinciale di Federottica della propria zona per richiedere indicazioni su tutti i centri ottici che aderiscono all’iniziativa.
Potrete così farvi misurare la vista, ottenere la ricetta e poi acquistare i vostri nuovi occhiali, ad esempio, sul sito inglese della www.glance24.com , dove gli occhiali costano mediamente il 70% in meno che nelle tradizionali ottiche.

martedì 4 ottobre 2011

Oggi parliamo di glaucoma e cataratta.

Il glaucoma è una malattia oculare dovuta ad un aumento della pressione all'interno dell'occhio ed è una delle più frequenti cause di cecità nel mondo (colpisce circa il 2% dei soggetti di età superiore ai 35 anni). La cecità legata al glaucoma si può quasi sempre prevenire purchè la malattia sia diagnosticata e curata tempestivamente.
Come si produce l'aumento della pressione oculare
In condizioni normali all'interno dell'occhio è presente un liquido (l'umore acqueo) che viene continuamente prodotto e riassorbito. Pertanto l'occhio si può paragonare ad un serbatoio con un rubinetto ed un tubo di scarico sempre aperti. Se il tubo di scarico è ostruito si avrà un aumento di pressione all'interno del serbatoio, ovvero dell'occhio.

Come si produce il danno alla vista
Se fissiamo un oggetto noi percepiamo l'oggetto fissato insieme a tutto ciò che lo circonda: l'area di spazio che viene percepita costituisce il campo visivo. L'immagine per essere percepita viene trasmessa dalla retina al cervello tramite il nervo ottico che si può paragonare ad un cavo elettrico contenente milioni di "fili". Ciascuno di questi "fili" porta le immagini relative ad una parte del campo visivo; tutte insieme queste parti costituiscono l'immagine nella sua interezza. L'aumento della pressione danneggia irreparabilmente questi "fili". Inizialmente il danno interessa i fili che portano le immagini relative a porzioni periferiche del campo visivo: il paziente continua a vedere l'oggetto che fissa e non si accorge che l'area di spazio che globalmente percepisce si sta riducendo.
Da ultimo vengono lesi anche i "fili" che provengono da quell'area della retina con cui si fissano gli oggetti e si ha la riduzione della acuità visiva fino alla cecità completa.
Le diverse forme di glaucoma
- Glaucoma cronico ad angolo aperto: è la forma più frequente di glaucoma che si verifica in seguito al restringimento progressivo delle vie di deflusso dell'umor acqueo, a causa di materiale che si deposita a questo livello. Si sviluppa lentamente e in maniera pressochè asintomatica per cui il paziente si accorge di esso solo quando il danno al nervo ottico è già di grado rilevante.
- Glaucoma acuto ad angolo chiuso: un foglio di carta potrebbe chiudere bruscamente il tubo di scarico del serbatoio, bloccando il deflusso dell'acqua. Nell'occhio l'iride può agire come il foglio di carta e chiudere improvvisamente lo scarico causando un rapido aumento della pressione intraoculare. Questo improvviso aumento pressorio, se non curato in tempo, può portare a cecità in breve tempo. I sintomi principali sono l'offuscamento della vista, gli aloni attorno alle luci, il dolore oculare violento, la nausea e il vomito.
- Glaucoma congenito: in questa forma il sistema di drenaggio è "costruito" male sin dalla nascita e ciò causa l'aumento della pressione intraoculare. Il bambino presenta fotofobia (fastidio alla luce) e lacrimazione. L'aumento della pressione endoculare può causare un aumento delle dimensioni dell'occhio (nel bambino le pareti oculari sono meno resistenti) e la cornea può divenire opaca. Ogni sintomo sospetto deve spingere i genitori dall'oculista per effettuare una visita di controllo. Questo tipo di glaucoma colpisce 1 neonato ogni 10.000.
- Glaucoma secondario: in questa condizione l'ostacolo al deflusso è secondario a certe malattie (fra cui il diabete), all'uso di alcuni farmaci, alle emorragie, ai tumori e a stati infiammatori.

 La cataratta è una opacizzazione della lente che si trova all'interno dell'occhio. Questa lente prende il nome di cristallino e separa la camera anteriore dell'occhio da quella posteriore.

Cause e sintomi
Ci sono diversi tipi di cataratta e tutti sono dovuti a modificazioni nella composizione chimica della lente che comportano una riduzione della sua trasparenza.

Le cause di queste modificazioni possono essere molteplici: invecchiamento; traumi oculari; malattie e alterazioni oculari e sistemiche; difetti ereditari o congeniti.
Il normale processo di invecchiamento può causare l'indurimento del cristallino e la sua opacizzazione. Questo tipo di cataratta è chiamato cataratta senile ed è il tipo più comune.
Anche i bambini, al pari degli adulti, possono sviluppare la cataratta. Quando la cataratta si manifesta nei bambini di solito è trasmessa geneticamente dai genitori. In altri casi l'opacità del cristallino può essere causata da stati infettivi o infiammatori che si verificano durante la gestazione e che colpiscono il nascituro. Questo tipo di cataratta è chiamato cataratta congenita.
I traumi oculari possono causare la cataratta in soggetti di qualsiasi età. Traumi perforanti oculari, ferite, calore intenso o traumi chimici possono danneggiare la lente e determinare l'insorgenza di una cataratta traumatica.
Anche alcuni farmaci, tra cui i cortisonici, o malattie oculari e sistemiche come il diabete possono favorire l'opacizzazione del cristallino e causare cataratta.
Fra i sintomi che più comunemente vengono riferiti durante lo sviluppo della cataratta troviamo: visione offuscata o doppia; ipersensibilità alla luce (fotofobia) e abbagliamento; percezione dei colori meno vivida; necessità di cambi frequenti della prescrizione degli occhiali.

Inoltre può accadere che i Pazienti affetti da presbiopia siano in grado di vedere meglio da vicino rispetto al periodo precedente l'insorgenza della cataratta a causa di una progressiva miopizzazione dell'occhio dovuta all'indurimento del cristallino. La pupilla, che normalmente appare nera, può alla lunga apparire di un colore giallastro o addirittura bianca.

Evento del 21 maggio del 2011 In occasione del Congresso Internazionale della SOI (Società Oftalmologica Italiana) a Roma si è tenuto un incontro aperto e gratuito dove pazienti e familiari di pazienti che soffrono di glaucoma, degenerazione maculare e cataratta, hanno potuto rivolgere agli oculisti presenti domande e ottenere risposte concrete. 
Promosso daIl' Associazione Per Vedere Fatti Vedere onlus, l'evento ha consentito ai partecipanti di fare il punto sulle cure e sulle prospettive terapeutiche per combattere e arrestare alcune delle più serie patologie a carico dell'occhio.
L'associazione Per Vedere Fatti Vedere onlus è stata fondata dalla
SOI e offre, a chi è colpito da glaucoma o degenerazione maculare, informazioni, orientamento alle strutture italiane specializzate, sostegno psicologico, aggiornamenti sulla ricerca
medica e tutela dei diritti. Ha prodotto la prima Carta Italiana dei Diritti dei Pazienti con glaucoma e maculopatia e ha ottenuto la sospensione della presentazione del piano terapeutico per il rimborso dei farmaci anti-glaucoma (Nota 78 AIFA) semplificando la vita alle centinaia di di migliaia di pazienti che ne sono affetti.

Sua anche la campagna “2 decimi” con la quale si chiedeva all’AIFA di eliminare il limite dei due decimi e al Ministero della Salute di stanziare i 130 milioni di euro all’anno necessari per garantire a tutti i malati italiani, con degenerazione maculare senile, il diritto ad essere curati senza discriminazioni. 
La SOI ha tutto il sostegno morale della Glance24.com , ottica britannica, con vendita online, che ha come motto : “difendiamo il diritto alla vista offrendo occhiali a prezzi accessibili a tutti”.

sabato 24 settembre 2011

SE IL BAMBINO NON VEDE BENE NON IMPARA

E tuo figlio come vede? Molti bambini non sanno di vederci male, e dunque è fondamentale la prevenzione oculare. In questo modo ne guadagnerà sia nella vista sia nell'apprendimento. I bambini che non ci vedono bene imparano meno in fretta degli altri.

Secondo una recente ricerca il 51.4% dei genitori non è attivo nei confronti della prevenzione oculare e 7 su 10 ritiene le visite oculistiche non necessarie. Dati allarmanti per Commissione Difesa Vista che sottolinea come a una visione scorretta corrisponda un minore apprendimento.
1 bambino su tre dei bambini da 6 a 13 anni ha almeno un difetto della vista( in ordine: astigmatismo,miopia, ipermetropia, strabismo). Di questi, poi, non tutti portano occhiali da vista: ben il 20% infatti non corregge il difetto, pur sapendo di averlo.

Il non vedere correttamente- sia che si tratti di miopia(vedere male da lontano) sia di astigmatismo (visione sfocata o sdoppiata a tutte le distanze), sia di ipermetropia (visione da vicino) – non solo rallenta oggettivamente l’ apprendimento perché il bambino ha difficoltà a vedere, ma può anche provocare stress e angoscia e farlo così entrare in un circolo vizioso. Inoltre la difficoltà del vedere induce spesso a posture scorrette. Per esempio il bambino astigmatico tende a stare storto rispetto al libro o, al contrario, tiene il libro stesso o il quaderno storti; il miope invece tende ad avvicinarsi molto al testo e quindi ad ingobbirsi. Infine l’ ipermetrope deve staccarsi spesso dal libro perché la visione gli si annebbia.
Questi sono atteggiamenti “spia” da tenere d’ occhio, perché rivelano ai genitori che c’ è un problema e bisogna risolverlo.

Una volta fatto il controllo e appurata la presenza di un difetto, la mossa successiva è la correzione con un paio di occhiali ad hoc. Si sa che l’ atteggiamento dei giovani verso l’occhiale da vista non è sempre positivo, ma ad oggi è cambiato, anche grazie a molti personaggi dello spettacolo e molti personaggi dei cartoni animati, che indossano con orgoglio gli occhiali, trasformandoli in elementi fondamentali per il loro look.

Oggi www.glance24.com ti viene incontro proponendo modelli belli, facili da indossare, con aste flessibili e di materiali leggeri. Non da ultimo un ottimo rapporto qualità prezzo e la possibilità di riceverli a casa gratuitamente in prova.